La copertina di Linus
Molti bambini a tre anni hanno bisogno di un oggetto, di solito morbido e caldo, che dia loro conforto. Può trattarsi di un angolo del lenzuolino, di una copertina ( è il caso di Linus, il famoso personaggio dei fumetti), di un peluche, del ciuccio o anche di un indumento che appartiene alla mamma. L’oggetto viene accudito con grandissima cura. Mio figlio, ad esempio, tiene con cura un coniglietto di peluche e ha anche dato un nome: Pasqualino.
L’oggetto è detto transizionale (termine dato da un noto pediatra e psicoanalista inglese Donald W. Winnicott) in quanto aiuta il bimbo nel passaggio (transizione) dallo stato di totale dipendenza dalla mamma a una fase di maggiore autonomia e al rapporto con altre figure affettive.
L’oggetto dà al bambino l’illusione di avere accanto la mamma momentaneamente lontana.
Questo uso affettivo degli oggetti può iniziare già a 4 mesi di vita e l’oggetto, nel corso della crescita, può cambiare ma mantenendo somiglianza con il primo oggetto adoperato.
A volte le mamme si preoccupano perchè la copertina (o l’orsetto) con cui il loro bimbo dorme dorme ormai da mesi è da lavare, ma temono che il piccolo ne risenta. In questi casi, è meglio lavarla quando il bimbo attraversa un momento di tranquillità (non quando ad esempio è malato) e può essere utili coinvolgerlo, per esempio lavandola insieme con lui.
L’orsetto o la copertina sgualcita con cui spesso dormono i bambini non è un semplice oggetto. Per loro ha quasi un’anima.