Bonus bebè 2019 e per la famiglia: cosa c’è di nuovo e cosa è confermato

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Quali bonus o incentivi alla natalità sono previsti nella nuova legge finanziaria e cosa è stato confermato rispetto agli anni precedenti?

Sul punto facciamo un po’ di chiarezza.

Bonus bebè 2019

Viene confermato anche per il 2019, in gazzetta Ufficiale, il bonus bebè (regolamentato dall’articolo 1, comma 125, della legge 23 dicembre 2014, n. 190) che prevede il riconoscimento dell’assegno di 80 euro mensili per 12 mesi (totale 960 euro) “per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2019 al 31  dicembre 2019 e, con riferimento a tali soggetti, è corrisposto esclusivamente fino al compimento del primo anno di età ovvero del primo anno di ingresso nel nucleo familiare a seguito dell’adozione.

In caso di figlio successivo al primo, nato o adottato tra il 1° gennaio 2019 e il 31 dicembre 2019, l’importo dell’assegno di cui al primo periodo è aumentato del 20%.

Per richiederlo è necessario avere un ISEE non superiore a 25.000 euro annui. Se l’ISEE è inferiore ai 7000 euro annui l’importo dell’assegno è raddoppiato (160 euro mensili).

La domanda del Bonus bebè deve essere fatta all’INPS.

Fonte gazzetta ufficiale numero 293 del 18 dicembre 2018 Clicca qui

Bonus asilo 2019

Il bonus asilo per il 2019 passa dai 1000 euro annui ai 1500 euro l’anno per tre anni, per aiutare le famiglie a sostenere la spesa della retta degli asili nido pubblici o privati, o per il pagamento di figure professionali di assistenza a figli disabili di età inferiore ai 3 anni.

Questo aumento è stato approvato per il triennio 2019-2021. la richiesta va fatta sempre all’INPS.

Bonus Mamme domani 2019 o Premio nascita da 800 euro

Introdotto nel 2017 dal governo Renzi-Gentiloni, si tratta di un assegno da 800 euro che può essere richiesto dall’ottavo mese di gravidanza (esattamente da 30 settimane + 5 giorni di gravidanza) direttamente dal sito INPS nella sezione dedicata al servizio.

Oppure (ed è quello che consiglio) recarsi presso un Patronato ed inoltrare la richiesta tramite i loro addetti, questo per evitare di commettere quegli errori se inoltrassimo noi la richiesta tramite il sito dell’INPS e vedersi magari bocciare la richiesta per qualche documento inserito male.

La conferma dei fondi stanziati per il triennio 2019-2021 in Gazzetta ufficiale del 31 dicembre 2018:

Congedo di paternità 2019: 5 giorni

Passano da 4 a 5, i giorni di congedo obbligatorio per i neopapà, che possono arrivare a 6 facendo richiesta di un ulteriore giorno facoltativo.

La richiesta del giorno facoltativo è condizionata  dalla rinuncia di un giorno di congedo  della mamma e deve essere goduto entro i primi 5 mesi dalla nascita del bambino.

5 mesi di congedo dopo il parto

Non si tratta di un bonus ma di una possibilità che viene offerta alla donna di poter lavorare fino al al parto per poter quindi usufruire dei 5 mesi di congedo dopo il parto.

Incentivi per seggiolini anti-abbandono

Dal 1 luglio 2019 saranno obbligatori seggiolini con dispositivi anti-abbandono per i bambini che hanno meno di 4 anni di età. Possono essere seggiolini con già integrato un sistema di sicurezza o di dispositivi aggiuntivi che vengono applicati sui seggiolini già in possesso.

Questa legge si pone l’obiettivo di ridurre la possibilità che accadano quei terribili fatti di cronaca che hanno visto protagonisti bambini dimenticati in auto. I sensori infatti andrebbero ad avvisare il genitore della presenza in auto del bambino.

La nuova Legge Finanziaria prevede lo stanziamento di 1 milione di euro per il 2019 e 1 milione di euro per il 2020 per incentivare  l’acquisto di questi dispositivi da parte delle famiglie.

Esiste anche la versione doppia di Remmy

Smart working per le mamme

Lo Smart working è la possibilità di lavorare da casa o comunque fuori dalla sede aziendale. Un lavoro quindi organizzato ad obiettivi e non in rigidi orari.

Le mamme nei tre anni successivi al congedo di maternità hanno la precedenza nel caso l’azienda decida di assumere o avvalersi di questo tipo di forma  di lavoro. La precedenza va anche ai genitori di figli disabili.

Carta Famiglia per le famiglie numerose

Con la Legge Bilancio 2019 è stato aumentato il fondo destinato alla Carte Famiglia. La Carta Famiglia è una tessera che permette di ottenere agevolazioni per l’acquisto di beni o servizi in caso di 3 o più figli minori a carico.

La tessera va richiesta al proprio comune di residenza.

Famiglia numerosa? C’è un terreno a disposizione

Se nel triennio  2019-2021 arriverà in famiglia un terzo bambino, lo Stato prevede la consegna gratuita di un terreno (ad uso agricolo)  per un periodo di 20 anni.

Dal Testo della Manovra approvata il 30 dicembre 2018:

Al fine di favorire la crescita demografica, una quota del 50 per cento dei terreni di cui all’articolo 66, comma 1, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, e una quota del 50 per cento dei terreni di cui all’articolo 3, comma 3, del decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2017, n. 123, sono concesse gratuitamente, per un periodo non inferiore a venti anni, ai nuclei familiari con tre o più figli, almeno uno dei quali sia nato negli anni 2019, 2020 e 2021, ovvero a società costituite da giovani imprenditori agricoli che riservano ai predetti nuclei familiari una quota societaria almeno pari al 30 per cento. Per lo sviluppo aziendale, i predetti soggetti possono accedere prioritariamente alle agevolazioni di cui al capo III del titolo I del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185. 655. Ai nuclei familiari che accedono alle misure del comma 654 è concesso, a richiesta, un mutuo di importo fino a 200.000 euro per la durata di venti anni, a un tasso di interesse pari a zero, per l’acquisto della prima casa in prossimità del terreno assegnato.

Altre misure per la famiglia

La nuova Legge di Bilancio 2019 prevede

  • un aumento dei fondi destinati al welfare aziendale per  la conciliazione vita-lavoro;
  • un aumento dei fondi dedicati ai caregiver, ovvero le persone che accudiscono i familiari non autosufficienti;

 

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