Insetti. Stop alle punture
Bambini e natura: un connubio perfetto, soprattutto durante l’estate. Che può essere fastidiosamente rovinato dalle punture di zanzara e di altri insetti volanti. Inconvenienti di solito privi di conseguenze gravi, ma che soprattutto per i bambini molto piccoli possono essere causa di disagi e anche infezioni o sanguinamenti causati dall’istinto irrefrenabile di grattarsi. Il modo ideale per prevenire le punture di zanzara sui bambini è utilizzare dei rimedi naturali che agiscano soprattutto in fase di prevenzione.
Come possiamo trattare le punture di zanzare sui bambini? Si possono prevenire? Scopriamolo.
La loro puntura provoca gonfiore, arrossamento della pelle e tanto prurito. Non dimentichiamo che, in alcuni paesi del mondo – raramente in Italia -possono essere veicolo di malattie serie (malaria, febbre gialla). Per questo motivo è importante prestare molta attenzione se si viaggia in aree geografiche considerate ad alto rischio.
Le punture di zanzara, se si è dei soggetti sensibili, possono essere molto fastidiose anche per noi adulti, figuriamoci per dei bambini. In genere possono avvertire comunque un po’ di prurito che passa entro pochi minuti, circa 20-30, poi può comparire un piccolo pomfo che sparisce in poche ore. Logicamente si deve stare attenti che il bambino non si vada a grattare infettandosi la puntura.
Nei bambini ipersensibili, invece, il prurito perdura anche per alcuni giorni, così come il pomfo che può essere anche di grandi dimensioni. Nei casi di maggiore sensibilità il pomfo si evolve in papula che può permanere anche per una decina di giorni a cui segue la formazione di una vescica con liquido. Queste vesciche si possono facilmente infettare. Chiaramente il fatto che il bambino avverta molto prurito non facilita le cose e si possono peggiorare decisamente le condizioni delle punture.
Cosa fare?
Se il bambino è già stato punto non c’è granché da fare, il liquido con la tossina è stato inoculato e l’unica cosa che si può fare è cercare di lenire il prurito ed evitare che il bambino si gratti e si infetti.
Non bisogna però cedere ai vecchi rimedi fai da te, come per esempio quello di spremere alcune gocce di limone sulla sede della puntura, prima di tutto perché può pizzicare anche parecchio, e poi perché l’acido citrico è fotosensibilizzante e si può rischiare di scottarsi quando ci si espone al sole. Purtroppo anche le pomate con cortisonici e antistaminici iniziano a fare effetto quando ormai la sensazione di prurito sta iniziando a sparire.
Tra i migliori rimedi, però, c’è la calendula, basta acquistare in una qualsiasi erboristeria una normalissima pomata o unguento alla calendula e picchiettare delicatamente la sede della puntura. In poche applicazioni il pomfo si abbassa e il prurito regredisce. Se le punture si sono infettate, allora, è bene passare prima dell’acqua ossigenata. Pizzicherà un pochino, ma almeno avremo disinfettato il pomfo.
Se si tratta di una zanzara tigre?
Le punture delle zanzare tigre, purtroppo, sono ancora più fastidiose di quelle della zanzara comune. Non solo. La zanzara tigre è molto aggressiva. La riconosciamo, tra i flebotomi, perché ha una livrea nera con delle tipiche striature bianche sulle zampe ed è molto più piccola della nostra normale zanzara. La zanzara tigre è molto attiva durante il giorno e non teme nemmeno le alte temperature, non solo, può pungere dalle 4 alle 5 volte di seguito, fino a che non ha raggiunto la dose necessaria di sangue, e può farlo anche attraverso ai vestiti. Questa zanzara è particolarmente resistente anche ai fornellini con piastrine e zampironi.
Come si possono prevenire le punture della zanzara
L’odore di alcune piante tiene alla larga gli insetti: in particolare, gerani, citronella, erba gatta, lavanda, eucalipto, melissa, calendula e catambra; menta, basilico e trifoglio aiutano a tenere lontane le mosche. Alcune di queste specie vegetali si possono piantare in giardino o sul balcone, facendo attenzione a non creare ristagno di acqua nei sottovasi, che costituirebbe l’habitat ideale per uova e larve di zanzara. In alternativa, si possono appendere vicino a porte e finestre dei sacchetti di stoffa contenenti foglie essiccate e spezie )menta, alloro, chiodi di garofono).
Molto utili al riguardo anche alcuni oli essenziali, come l’olio di Neem: estratto dalle foglie e dai semi di un albero indiano, è efficace contro le zanzare, naturale e sicuro anche sui piccoli sotto i due anni di età.
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Come proteggere i piccoli
Ci sono diversi modi per evitare incontri ravvicinati sia in casa sia all’aperto.
Metodi barriera
Installare zanzariere alle finestre consente di tenere lontani gli insetti volanti, soprattutto nelle ore serali quando la luce artificiale potrebbe attrarli all’interno. Possiamo anche mettere, se ci troviamo in viaggio, delle reti apposite per culle o lettini.
e altro ancora
Orari e luoghi
E’ buona norma tenere i bimbi lontani dalle zone con maggiore presenza di insetti.
Come rimediare in caso di puntura
Se, nonostante tutti gli accorgimenti, il piccolo viene comunque punto, si può intervenire con uno stick dopo puntura specifico per bambini e per cercare di attenuare il gonfiore e il prurito (ed eventualmente il dolore) con impacchi di ghiaccio o pomate lenitive.
In caso di fastidio intenso o comparsa di pus, il pediatra può prescrivere una pomata a base di cortisone, senza prendere iniziative in questo caso.
Si potrebbero anche utilizzare dei prodotti naturali e biologici, come le creme alla calendula. Queste creme svolgono un’azione calmante e idratante.
Se la puntura interessa delle zone delicate 8come occhi e labbra) il consiglio è di consulare il vostro pediatra.