In aereo con i neonati

Spread the love

Quando si viaggia con un neonato in aereo si cerca di trovare la soluzione più confortevole possibile.

In questo articolo cercherò di dare preziosi consigli per chi programma di fare un viaggio in aereo con un bimbo piccolo: documenti necessari per il neonato, bagaglio del piccolo, alimenti che puoi portare a bordo e, soprattutto, come farlo viaggiare (in braccio o prenotargli un posto tutto suo, a seconda dell’età del piccolo).

Documenti

Viaggiare con i bimbi piccoli può essere una bellissima esperienza. Può anche diventare motivo di ulteriore stress se il bimbo ha una fascia d’età tra i 15 e 24 mesi in quanto difficile da tenere fermi. A parte questo non ha troppe limitazioni… basta non dimenticare a casa il buonsenso! ecco quali documenti portare.

Per viaggiare all’estero i bambini devono avere o la carta d’identità valida per l’espatrio (se si tratta di paesi dell’Unione Europea) o il passaporto personale. Non possono più essere aggiunti nel passaporto di uno dei genitori ma devono avere un proprio documento di identità.

Ecco i documenti necessari per viaggiare con i bambini all’estero:

  • passaporto individuale;
  • carta d’identità valida per l’espatrio;
  • un lasciapassare, valido fino a 15 anni, composto da certificato contestuale di nascita e cittadinanza vidimato dal questore.

Il passaporto può essere richiesto presso la Questura. E’ richiesta la firma di entrambi i genitori, che devono essere presenti al momento del rilascio del passaporto.

Se uno dei due genitori non può presentarsi, allora il richiedente può allegare una fotocopia del documento del coniuge firmato in originale con una dichiarazione scritta di assenso all’espatrio. Inoltre per la legalizzazione delle foto il bambino deve essere fisicamente presente. La Polizia di Stato offre la possibilità di fissare un appuntamento per presentare i documenti tramite il sito Passaporto Elettronico – Polizia di Stato.

La carta d’identità per i minori può essere richiesta presso l’Ufficio Anagrafe del Comune o presso la propria Circoscrizione di appartenenza. E’ necessario consegnare 3 foto recenti (anche se il bambino ha solo un anno). Se la carta d’identità deve essere valida per l’espatrio, serve l’assenso di entrambi i genitori. Anche in questo caso, se uno dei due genitori non può recarsi al Comune, l’altro genitore può presentare un modulo firmato dal genitore assente con la fotocopia del documento d’identità.

Il lasciapassare per l’espatrio è un certificato rilasciato dal Comune di residenza e vidimato dal questore. Si può richiedere al Commissariato di Polizia o ai Carabinieri e deve essere presente il minore.

Alla domanda devono essere allegati i seguenti documenti:

  • assenso di entrambi i genitori o nulla osta del giudice tutelare;
  • certificato o estratto di nascita;
  • 2 foto formato tessera identiche e recenti del minore.

Il passaporto e la carta di identità, per bambini da 0 a 3 anni hanno una durata di 3 anni; per i bambini da 3 a 18 anni hanno una durata di 5 anni.

Per quanto riguarda i visti, questi vengono rilasciati dalle ambasciate o i consolati dei vari Paesi per i quali vi occorrono.

Documenti per viaggiare con un neonato in Italia

In Italia non è necessario, naturalmente, avere con sé il passaporto, ma è sempre bene portare la carta di identità del bambino, che è possibile richiedere sin dalla nascita ed ha una validità di 3 anni per i bambini da 0 a 36 mesi, e poi 5 anni per i bimbi fino a 18 anni.

  • Sul sito della Polizia di Stato tutte le informazioni utili sui documenti per viaggiare con i bambini

Infine per vivere serenamente l’avventura del viaggio o della vacanza con cuccioli o piccole pesti al seguito, è importante partire bene equipaggiati, essere sufficientemente informati sulle consuetudini e le particolarità del posto in cui ci recheremo e portarsi l’occorrente per essere pronti a porre rimedio alle eventuali piccole evenienze che potranno presentarsi durante il viaggio.

 

Il posto

Per chi viaggia con bambino è previsto l’imbarco prioritario.

Le compagnie aeree raggruppano i bambini in due classi:

  • infant, da 0 a 23 mesi e
  • child, da 2 a 11 anni.

La differenza tra le due sta nel fatto che si ha o meno diritto a un posto a sedere.

Per la classe infant (da 0 a 23 mesi), si può non prenotare il posto a sedere e il bimbo va tenuto in braccio per l’intera durata del volo, pagando così molto meno il biglietto (in genere solo le tasse aeroportuali o una percentuale intorno al 10% per i lunghi voli). In caso di turbolenze in volo e durante atterraggio e decollo, il bimbo deve stare obbligatoriamente in braccio ad un genitore con l’apposita cintura (che viene fornita a bordo gratuitamente), allacciata a quella dell’adulto. Attenzione, ogni bimbo con biglietto che non prevede posto a sedere deve essere accompagnato da un adulto: in pratica, un genitore non può portare, entrambi in braccio, due bambini sotto i 2 anni: per capirci, per un adulto, un bimbo in braccio. Al momento della prenotazione è possibile chiedere l’infant seat – si tratta di un seggiolino regolabile che si fissa al sedile – oppure il baby cot, una culla, fino al sesto mese (fino a 10 kg circa) che si aggancia alla parete dei primi posti (o sulla parete di mezzo nei grossi aerei) ma non si può usare durante decollo/atterraggio.

I bagagli

Anche per quanto riguarda i bagagli, ogni compagnia ha le sue regole: in linea di massima i bimbi da 0 a 23 mesi hanno diritto al solo bagaglio a mano fino a 10 kg (in pratica, la borsa contenente pannolini, cambio, prodotti per l’igiene in formato viaggio, il cui contenuto – cioè – non superi i 100 ml). Dopo i 24 mesi, pagando un biglietto con un po’ di sconto rispetto al normale, hanno diritto al posto a sedere ed anche al bagaglio da imbarcare.

Il resto si può mettere nel bagaglio da stiva dei genitori: scorte di pannolini, latte in polvere omogeneizzati.

Il passeggino

Per quanto riguarda il passeggino, si può imbarcarlo con gli altri bagagli (per alcune compagnie è obbligatorio e viene restituito subito dopo l’atterraggio) oppure portarlo a bordo dell’aereo (di solito in aggiunta al seggiolino per auto o al seggiolino rialzato o al lettino da viaggio), ma solo se ha una chiusura ad ombrello, senza seduta staccabile (niente carrozzine per capirci). A seconda delle compagnie, portare ulteriori accessori o lo stesso passeggino potrebbe comportare costi aggiuntivi, soprattutto se è necessario prenotare un posto in più.

Al momento dei controlli al metal detector, in alcuni aeroporti, si chiede di chiudere il passeggino e sganciare la borsa portapannolini per farlo passare sul nastro.

La pappa

Nel bagaglio a mano si può portare il necessario per far mangiare il piccolo senza rispettare la regola valida per gli adulti secondo cui non si può superare il litro per i liquidi: sono, dunque, ammessi omogeneizzati, latte in polvere, merende, succhi, camomilla, tutti riposti in sacchetti trasparenti. Nella peggiore delle ipotesi, verrà chiesto all’adulto di assaggiarne il contenuto per dimostrare che si tratta di reale cibo per bambini. A bordo è possibile scaldare biberon o le pappe preparate in piccole confezioni adatte al calore o omogeneizzati: basta rivolgersi al personale di bordo.

È possibile, inoltre, prenotare un apposito menù per bambini 48 ore prima o all’atto della prenotazione del biglietto aereo. Si tratta di pasti più semplici di quelli degli adulti, in confezioni colorate ed allegre.

Il battesimo dell’aria

Molte compagnie rilasciano una specie di diploma da compilare in occasione del primo volo con i dati del bambino e da far firmare dal pilota.

 

 

 

Follow me!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *