Guida informa-tutto per la mamma

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Da quando nasce l’idea di un bimbo fino alla scelta del punto nascita e alle conquiste dei primi anni: una bella avventura ma costellata di mille dubbi, ansie e decisioni importanti. Ecco per te qualche consiglio.

Prima della gravidanza

Quando sogni un bambino è necessario una programmazione consapevole e informata.

Oggi la prevenzione inizia molto prima, con la promozione della salute riproduttiva e preconcenzionale. Sane abitudini fin da ragazzi in vista della gravidanza. Qualche esempio? Oggi è raccomandata l’integrazione di acido folico almeno 3 mesi prima di restare incinta. Così come le vaccinazioni contro la rosolia e varicella (che, se contratte in gravidanza, sono pericolose). Sono consigliati inoltre gli esami del sangue per controllare se si è protette contro la malattia da citomegalovirus (CMV) e la toxoplasmosi.

In gravidanza

Appena fatto il test di gravidanza iniziano le incertezze su come comportarsi in questa fase importante della vita. Certo, in merito ai farmaci da prendere, gli esami da effettuare e le varie informazioni, sarà il il ginecologo a seguire tutti i 9 mesi di gravidanza.

Ma una prima risposta sui “rischi riproduttivi” la si può ottenere anche da Filo Rosso ASM (associazione Italiana Studio Malformazioni onlus). Al telefono una consulenza medica gratuita che informa migliaia di future e aspiranti mamme.

I TELEFONI DI FILO ROSSO

  • Milano: tel. 02-89010.207
  • Roma: tel: 06 – 58.00.897
  • Napoli: tel. 081 – 54.63.881
  • Varese: tel: (dedicato alle malattie genetiche) tel: 0332 – 21.71.00

 

PER SAPERNE DI PIU’

Dal sito dell’Associazione Italiana Studio Malformazioni (http://www.asmonlus.it/) è anche scaricabile un intero opuscolo di 32 pagine con tutti i consigli relativi alla prevenzione.

Il piano del parto

 

Mettere “nero su bianco” alcune scelte è un modo per avvicinarsi con meno timori al grande giorno, sapendo a cosa si andrà incontro.

Le mamme inglesi lo possono compilare online, direttamente sul sito del loro Servizio Sanitario Nazionale (https://www.nhs.uk/).

Da noi il Piano del Parto inizia a essere accettato (o proposto) da un numero sempre maggiore di ospedali.

In pratica, si tratta di mettere nero su bianco quel che si preferisce in vista del proprio parto per poi presentarlo alla struttura prescelta. Insomma, un valido aiuto per una maternità consapevole.

Ecco alcune domande tipo a cui la futura mamma può rispondere.

  • Chi vuoi con te?
  • In posizione libera?
  • Preferisci che gli interventi ostetrici vengano ridotti al minimo?
  • Che tipo di analgesia vuoi?
  • Vuoi che nasca in acqua?
  • Desideri donare il cordone ombelicale?
  • Che tipo di rooming-in preferisci?

Per informazioni

Vai sul sito dell’Associazione Nascere Insieme si trova un dettagliato modello di 6 pagine, con le varie opzioni da indicare con una croce

http://nascereinsiemevco.blogspot.com/ 

(link sulla home page)

Nascita e ritorno a casa

Il punto nascita deve rispondere a una serie di esigenze, dal tipo di assistenza offerta alla vicinanza a casa. Di solito si sceglie in virtù di passaparola o perché vi lavora il ginecologo che ha seguito la gravidanza.

Il criterio principale dovrebbe essere la sicurezza, garantita da un numero sufficiente di parti all’anno e da un’adeguata esperienza degli operatori. Ogni ospedale ha la sua pagina web, ma di rado si trovano tutte queste informazioni.

Prima delle dimissioni dal punto nascita, informati sul supporto offerto ancora alle neomamme e ai bebè.

Capita a quasi tutte nei primi giorni: l’80% delle neomamme soffre di “baby blues”, quella tristezza tipica dovuta a stanchezza legata al grande impegno di accudire il nuovo arrivato e spesso al pensiero di non esserne capace. Spesso questo senso di malessere passa subito e da solo.

 

 

Nulla a che vedere con la depressione vera e propria e i cui sintomi arrivano non prima di 9/10 settimane dal parto, quando l’equilibrio ormonale torna alla normalità.

 

 

 

Sul sito dell’Associazione Guida per Genitori è attivo da anni un centro d’ascolto online al quale rispondono dei competenti psicologi (https://www.guidagenitori.it/category/risorse/associazione-guida-per-genitori/)

E’ disponibile anche  il Test di Edinburgh, che in pochi minuti valuta il tuo rischio di depressione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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