Corsi di Acquaticità: l’età giusta per iniziare

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Negli ultimi anni abbiamo assistito a un boom dei corsi di nuoto per piccolissimi in cui vediamo neonati – anche di poche settimane o pochi mesi – immergersi con i genitori in piscina. Ma perché l’acquaticità neonatale è così importante per i bimbi (e i genitori)?

A che età iniziare con il nuoto neonatale?

Il bambino ha vissuto nel liquido amniotico per tutta la durata della gravidanza: se viene immerso in acqua entro i 6 mesi dalla nascita (meglio entro 2-3 mesi), può recuperare in modo istintivo e naturale il suo legame con questo elemento, grazie al ricordo motorio e sensoriale della vita intrauterina. Uno dei grandi vantaggi, quando si comincia presto e si frequentano i corsi con una certa frequenza, è che il neonato non avrà paura. i bambini che entrano in qcqua per la prima volta più grandi hanno maggiore probabilità di avere maggiori timori e incertezze.

La vasca ideale per questo tipo di corsi non è troppo grande  e ha una temperatura di circa 32 gradi. Ogni incontro dura circa 60 minuti. Possono essere proposti anche giochi ed esercizi di acquaticità.

Ovviamnete ogni bambino è sorretto dalla propria mamma o papàm in alcuni casi anche entrambi.

Solitamente in vasca è presente anche una figura professionale che conosca a fondo le competenze del bambino e può aiutare i genitori nel modo migliore, in base all’età del neonato, dei riflessi innaati e delle tappe di sviluppo motorio e relazionale.

Lo scopo primario non è quello di insegnargli a nuotare o a immergersi, quanto aiutare i bambini a vivere con fiducia il rapporto con l’acqua.

L’esperienza in piscina, inoltre, stimola lo sviluppo senso-motorio e muscolo-scheletrico e rinforza il sistema immunitario.

Il corso di acqua baby rappresenta un momento di gioia, libertà e condivisione, e rappresenta un’occasione importante di comunicazione con i genitori, grazie al quale si rafforzano i legami affettivi e, più in generale, si aumenta la sensazione di sicurezza.

Esperienza personale

Noi abbiamo iniziato quando Matteo aveva 3 mesi e abbiamo continuato fino a quando ne aveva 18. E’ stat una bellissima esperienza che consiglio vivamente. Di vantaggi ne abbiamo avuti. Al mare o in piacina entra in acqua con  una certa sicurezza, senza paure.

In qualche forum dedicato alle mamme ho letto che moti pediatri sconsignano il corso di acquaticità  per vari ragioni: che la pelle dei neonati è talmente delicata da non essere pronta per una piscina dove è presente del cloro; che i bimbi si ammalano spesso, l’igiene ecc.

Devo dire, invece, che il mio pediatra (premetto che è una persona precisa e puntigliosa) mi ha incoraggiato a portare mio figlio in piscina e, comunque, nelle piscine adibite a questo tipo di corsi il cloro è quasi assente (io non sentivo l’odore addosso) e scrive una persona che ha fatto piscina per 20 anni dove l’odore del cloro lo sentiva anche dopo la doccia.

In vasca istruttrice qualificata.

Dopo la piscina mio figlio era talmente rilassato e, dopo la pappa, si faceva una gran dormita. Esperienza che ripeterei.

Che cosa serve

Per i corsi di acquaticità non è richiesto il certificato medico (ma informatevi con il centro: alcuni lo richiedono) e non è nemmeno richiesta una particolare attrezzatura.

Sufficiente per il bimbo il classico costume-pannolino. Io mi sono trovata bene con Huggies Little Swimmers

Nel caso il piccolo sia un po’ freddoloso, è consigliabile fargli indossare una piccola muta. Cuffietta, costume sono invece richiesti per i genitori

Clicca qui 

Non vi resta che augurarvi Buon divertimento con i vostri bimbi

 

 

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