Bimbi al sole!
L’estate è la stagione che i bambini amano di più… dà la possibilità di stare all’aperto, immersi nel verde e nel sole.
Proprio il sole, però, rappresenta il tasto dolente della bella stagione; quindi va preso con grande cautela e sempre con le dovute precauzioni.
Gli esperti affermano che esporre un bambino ad eccessive radiazioni solari rappresenta il pericolo numero uno per lo sviluppo di melanomi in età adulta. Ecco il decalogo per prevenire insolazioni o peggio.
Neonati solo all’ombra
Fino a 6 mesi di vita l’esposizione diretta ai raggi solari è da evitare. I neonati non hanno, infatti, sviluppato i naturali meccanismi di protezione dai danni provocati dal sole. nessun ombrelino li protegge a divere. Meglio tenerli all’ombra e portarli a spasso solo nelle ore più fresche.
Vitamina D: amica del buonumore
Questa vitamina è prodotta dall’organismo a seguito dell’esposizione alla luce solare, specialmente in estate e mentre una parte di questa produzione è impiegata subito, un’altra viene invece immagazzinata per essere impiegata nel periodo invernale.
Questa vitamina è importante sia per l’assorbimento del calcio e del fosforo, sia per la regolazione del metabolismo delle ossa e le funzioni neuro muscolari, sin dalla nascita.
L’energia del sole stimola la creatività e l’apertura verso il mondo esterno e quello degli altri. Ecco perché quando si descrive una persona socievole, positiva ed empatica si usa l’aggettivo “solare”.
E’ un antistress naturale: l’esposizione al sole diffonde il buonumore perché potenzia la produzione di serotonina, ormone del benessere.
Concilia il sonno: l’elioterapia incide positivamente sulla qualità del sonno perché incentiva la produzione di melatonina di notte e quindi, la regolarizzazione del ciclo sonno – veglia.
Sempre protetti
Una scintillante giornata al mare con la famiglia, finalmente possiamo divertirci e rilassarci giocando con i bambini. Tutto splendido, eppure questi bei momenti possono nascondere delle insidie per la salute dei più piccoli. Innanzi tutto la pelle dei bimbi è più fragile e delicata di quella degli adulti. Il rischio di eritema è alto, specialmente se hanno la pelle chiara, quindi che produce meno melanina, una sostanza che protegge la pelle dai raggi nocivi del sole.
Utilizzare una protezione alta, ma per adulti, può non rivelarsi la scelta giusta. Infatti, sino ai sette anni le ghiandole sebacee dei bambini sono ancora immature, quindi occorre affidarsi a protezioni solari specifiche per l’infanzia.
Ricordiamoci che anche se il cielo è nuvoloso, questo non significa che i raggi solari diventino innocui. Inoltre, per quanto l’organismo umano tragga benefici dall’esposizione solare, meglio limitarla alle prime ore del mattino e del tardo pomeriggio.
I piccoli fino ai due anni d’età non dovrebbero comunque essere lasciati al sole. Equipaggiati di cappellino potranno giocare e divertirsi lo stesso all’ombra, senza dimenticare in ogni caso di proteggerli con la crema solare più adeguata.
Una cosa a cui di solito non facciamo molto caso: dopo il bagno in mare dovremmo evitare che i bambini, anche quelli più grandicelli, si asciughino al sole. Come mai? Le goccioline d’acqua che rimangono sulla pelle, agendo come una lente, intensificano il rischio di scottature. Dunque sarà opportuno abituare i bambini, anche se avranno subito voglia di correre via, ad asciugarsi dopo essere usciti dall’acqua.
Anche l’alimentazione gioca un ruolo importante per la salute dei bimbi in vacanza, ed in particolare durante l’esposizione al sole. Ovviamente sarà necessario farli bere molto, offrendo loro bevande non gassate e non fredde.
Il consumo di frutta, anche in spiaggia, sarà sempre appropriato. Meglio ancora se ricca di betacarotene, come ad esempio le albicocche.
Parlando dei solari, non basta scegliere quelli giusti. Occorre usarli bene. applicarli prima di uscire di casa, su tutto il corpo, comprese le orecchie. Le formulazioni in spray sono quelle più veloci e comode da applicare, anche se il bimbo non sta fermo e raggiungono ogni parte del corpo. abbondiamo pure: solo una dose piuttosto generosa ruescedavvero a proteggere meglio.
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la protezione solare non serve solo al mare, ma in tutte le condizioni di esposizione. In montagna, innanzitutto, perchè l’altitudine aumenta la potenza, e quindi la pericolosità, dei raggi, ma anche in campagna, al lago, in piscina e in città.
Obbligatorio il doposole
Dopo una giornata in spiaggia a cuocersi sotto i raggi roventi, il doposole dovrebbe diventare un’abitudine automatica quanto la crema protettiva.
Spesso sottovalutata, l’importanza del doposole è fondamentale non solo per i bambini, ma per tutta la famiglia : scopriamolo insieme!
D come Disidratazione : il caldo, la salsedine, la sabbia, il vento sottopongono la pelle a uno “sforzo” eccessivo, per cui dopo il mare manca di idratazione e nutrimento. Il doposole, grazie alle sue proprietà lenitive e rinfrescanti, ripristina il livello naturale di liquidi, prevenendo la desquamazione, ossia l’antipatico “spellarsi” di alcune parti del corpo (nasino dei bimbi in primis).
O come Oro: la crema doposole non garantisce soltanto protezione, bensì un’abbronzatura dorata, uniforme e duratura. Un trucco in più per prolungare l’abbronzatura, inoltre, è regolare l’acqua della doccia in modalità tiepida anziché calda o bollente!
P come Pelle arrossata: L’eritema solare è una vera e propria ustione, che si può manifestare sotto forma di arrossamento, bolle, vescicole, secchezza eccessiva… Provate a raffreddare il doposole per almeno 20 minuti in frigorifero prima dell’applicazione, un vero balsamo di goduria.
O come Ogni volta: generalmente, le persone usano il doposole solo in presenza di scottature, mentre andrebbe applicato successivamente a ogni esposizione al sole, persino se per tutto il giorno vi siete nascosti dall’afa sotto l’ombrellone.
S come Sollievo: la sensazione di piacere e sollievo donata dal doposole è immediata, motivo in più per trasformare questo gesto in una consueta coccola serale per il vostro benessere, o magari in un gioco “spalma la schiena dell’altro” da fare in compagnia dei vostri bimbi.
O come Olio: la natura ci offre diversi oli dalle notevoli proprietà antinfiammatorie, tra cui i più comuni sono l’olio di Calendula, di Rosa Mosquita, di Malva e di Camomilla. Applicateli con la cute ancora bagnata altrimenti si sortisce l’effetto contrario, cioè la pelle si avvizzisce e si secca ancor di più, oltre a rendervi untuosi e viscidi come una lumaca!
L come Latte doposole: per chi considerasse gli oli troppo grassi e pesanti, può optare per un latte doposole, un gel, una mousse o uno spray, i quali presentano formulazioni più liquide e quindi più leggere.
E come Vitamina E: e ancora, E come elasticità! Vitamina antiossidante per eccellenza, riduce i danni indotti dai raggi ultravioletti, prevenendo macchie solari e rughe. Ne sono ricchi cereali integrali, mais, olive, frutta oleosa e, ahimè, broccoli, spinaci e ortaggi verdi in generale, che potrete rendere più appetitosi per i vostri bambini preparando un pesto alternativo, sostituendo il basilico della ricetta originale con le verdure.
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